A CURA DI Mr. Norton
Lord Dush’bra era un potente stregone che governava con mano ferma la Fortezza di Nosewinter, un’imponente cittadella situata nelle gelide terre del Nord. La sua potenza derivava dalla custodia di un artefatto leggendario: il Cristallo di Ghiaccio, una gemma mistica che possedeva il potere di congelare le menti e i cuori di chiunque fosse troppo vicino. La sua magia nera, alimentata dal cristallo, gli dava un dominio assoluto su chiunque tentasse di sfidarlo.
Le leggende narrano che Dush’bra fosse un uomo dal cuore gelido, un tempo un semplice mago che, dopo aver ottenuto il cristallo, aveva abbandonato la sua umanità per diventare una figura di terrore. Nessun esercito, né nessun alleato, osava avvicinarsi alla sua fortezza, temendo la sua magia di ghiaccio.
Tuttavia, la sua grande potenza attirò l’attenzione di re Ranthec, sovrano del regno di Heldorn, un regno che una volta era stato amico di Dush’bra. Ranthec, preoccupato per l’influenza crescente del mago e per le voci che parlavano di alleanze oscure, decise di marciare contro Nosewinter con il suo esercito, determinato a distruggere il cristallo e a porre fine al dominio di Dush’bra.
La battaglia che ne seguì fu leggendaria. Le forze di Ranthec riuscirono a penetrare le mura della fortezza, ma si trovarono presto a dover fronteggiare le legioni di soldati ghiacciati che Dush’bra evocava dalle profondità delle nevi. Tuttavia, la determinazione di Ranthec e la forza del suo esercito sembravano essere troppo per il mago.
In un ultimo disperato tentativo di vincere, Dush’bra utilizzò il potere del cristallo per scatenare una tempesta di ghiaccio che paralizzò l’intero campo di battaglia, ma la sua magia aveva un prezzo. Il cristallo, troppo potente per essere controllato completamente, cominciò a consumare anche lui, risucchiando la sua essenza vitale. In un ultimo sforzo per fermare il re, Dush’bra riuscì a lanciare un incantesimo mortale che uccise Ranthec sul campo, ma allo stesso tempo lo distrusse.
Lord Dush’bra cadde a terra, il suo corpo ormai gelato e distrutto dall’energia impazzita del cristallo, ora senza custode, rimase sepolto nel cuore della fortezza, nascosto e dormiente, come la memoria di un potere che aveva segnato il destino di un’intera era.